FISCHIO D’INIZIO

Ho provato invidia per quelle donne dalla “gravidanza facile”, quelle che nonostante il pancione, le gambe gonfie, le notti insonni, le nausee mattutine, continuano fino al giorno del parto a fare ciò che hanno sempre fatto. Da questo punto di vista sento che il mio ruolo di mamma me lo sono dovuto un pò sudare. Il fischio d’inizio me lo ha dato il mio ginecologo nel suo studio: dopo avermi rassicurato del fatto che il test non si sbagliava, mi disse che la mia era una gravidanza a rischio. Ricordo che quelle parole mi fecero rabbrividire ma vedendo gli occhi di T. preoccupati gli presi la mano e chiesi al dottore cosa dovessi fare.

Capii che la paura doveva andar via più veloce di come era arrivata e che avrei dovuto trovare la forza per non perdermi d’animo e fare di tutto per mettere al sicuro il mio fagiolino. “Siringhe di ormoni”, fu la risposta del medico, “da fare quotidianamente fino a pericolo scampato e riposo assoluto”. Fu quello che feci: la sottoscritta, da sempre terrorizzata da aghi e siringhe, si pungeva ogni giorno per assicurare al suo piccolino la vita. In quei giorni iniziai a capire il senso di diventare mamma, come improvvisamente cambi ogni tua prospettiva ed il tuo ordine di priorità si inverta per un amore unico, vero e da sempre sognato.

Ed era solo l’inizio del terzo mese…

BE CONTINUED…

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